Micronizzatori

Progettato per il raggiungimento di finezze particolarmente spinte, il micronizzatore offre la possibilità d’ottenere granulometrie anche inferiori a 5 µm.
Il principio di funzionamento non contempla l’utilizzo di organi macinanti, poiché la riduzione avviene esclusivamente per urto tra le particelle di prodotto, immesse nella camera di macinazione attraverso un iniettore Venturi. Le particelle vengono rapidamente accelerate da un flusso di gas (aria compressa, azoto, argon oppure vapore) iniettato mediante ugelli situati alla periferia della stessa.

Queste sono trascinate in un moto vorticoso che le induce a scontrarsi ripetutamente tra loro riducendone progressivamente il diametro e la massa fintanto che l’energia dalle stesse accumulata scende a valori trascurabili.

Le particelle di prodotto micronizzato sono convogliate dal flusso gassoso esausto a un apposito ciclone-filtro. All’interno di questo un set di moduli filtranti realizzati in tessuto speciale permette lo scarico dell’aria depolverata, mentre il prodotto micronizzato è trattenuto sulla superficie esterna degli stessi.

Lo scuotimento dei moduli filtranti avviene per mezzo di un sistema temporizzato a contro-getto di aria compressa, che consente la rimozione del micronizzato che è raccolto nella parte conica del ciclone-filtro, permettendo una resa ottimale in termini di recupero prodotto.

Di semplice costruzione i micronizzatori della seria Micronette risultano facilmente smontabili senza l’ausilio di utensili meccanici, per favorire le operazioni di pulizia e di altrettanto semplice conduzione tanto da non richiedere l’intervento di personale specializzato.

Vengono realizzate frequentemente anche micronizzatori combinati o integrati con isolatori per il trattamento di prodotti in condizioni di contenimento ed alto contenimento.

Progettato per il raggiungimento di finezze particolarmente spinte, il micronizzatore offre la possibilità d’ottenere granulometrie anche inferiori a 5 µm.
Il principio di funzionamento non contempla l’utilizzo di organi macinanti, poiché la riduzione avviene esclusivamente per urto tra le particelle di prodotto, immesse nella camera di macinazione attraverso un iniettore Venturi. Le particelle vengono rapidamente accelerate da un flusso di gas (aria compressa, azoto, argon oppure vapore) iniettato mediante ugelli situati alla periferia della stessa.

Queste sono trascinate in un moto vorticoso che le induce a scontrarsi ripetutamente tra loro riducendone progressivamente il diametro e la massa fintanto che l’energia dalle stesse accumulata scende a valori trascurabili.

Le particelle di prodotto micronizzato sono convogliate dal flusso gassoso esausto a un apposito ciclone-filtro. All’interno di questo un set di moduli filtranti realizzati in tessuto speciale permette lo scarico dell’aria depolverata, mentre il prodotto micronizzato è trattenuto sulla superficie esterna degli stessi.

Lo scuotimento dei moduli filtranti avviene per mezzo di un sistema temporizzato a contro-getto di aria compressa, che consente la rimozione del micronizzato che è raccolto nella parte conica del ciclone-filtro, permettendo una resa ottimale in termini di recupero prodotto.

Di semplice costruzione i micronizzatori della seria Micronette risultano facilmente smontabili senza l’ausilio di utensili meccanici, per favorire le operazioni di pulizia e di altrettanto semplice conduzione tanto da non richiedere l’intervento di personale specializzato.

Vengono realizzate frequentemente anche micronizzatori combinati o integrati con isolatori per il trattamento di prodotti in condizioni di contenimento ed alto contenimento.

Progettato per il raggiungimento di finezze particolarmente spinte, il micronizzatore offre la possibilità d’ottenere granulometrie anche inferiori a 5 µm.
Il principio di funzionamento non contempla l’utilizzo di organi macinanti, poiché la riduzione avviene esclusivamente per urto tra le particelle di prodotto, immesse nella camera di macinazione attraverso un iniettore Venturi. Le particelle vengono rapidamente accelerate da un flusso di gas (aria compressa, azoto, argon oppure vapore) iniettato mediante ugelli situati alla periferia della stessa.

Queste sono trascinate in un moto vorticoso che le induce a scontrarsi ripetutamente tra loro riducendone progressivamente il diametro e la massa fintanto che l’energia dalle stesse accumulata scende a valori trascurabili.

Le particelle di prodotto micronizzato sono convogliate dal flusso gassoso esausto a un apposito ciclone-filtro. All’interno di questo un set di moduli filtranti realizzati in tessuto speciale permette lo scarico dell’aria depolverata, mentre il prodotto micronizzato è trattenuto sulla superficie esterna degli stessi.

Lo scuotimento dei moduli filtranti avviene per mezzo di un sistema temporizzato a contro-getto di aria compressa, che consente la rimozione del micronizzato che è raccolto nella parte conica del ciclone-filtro, permettendo una resa ottimale in termini di recupero prodotto.

Di semplice costruzione i micronizzatori della seria Micronette risultano facilmente smontabili senza l’ausilio di utensili meccanici, per favorire le operazioni di pulizia e di altrettanto semplice conduzione tanto da non richiedere l’intervento di personale specializzato.

Vengono realizzate frequentemente anche micronizzatori combinati o integrati con isolatori per il trattamento di prodotti in condizioni di contenimento ed alto contenimento.

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